Vietti decide infatti di recuperare un’illustre tradizione grafica, quella dei manifesti pubblicitari, strumenti di comunicazione rivoluzionari, in cui l’immagine fa da potente contraltare alla parola, non più unica protagonista. Un’arte da sempre andata a braccetto con la produzione artigianale e industriale, che a partire dall’’800 ha prodotto manifesti pubblicitari che in alcuni casi fanno oramai parte dell’immaginario collettivo, considerati perle rare da molti collezionisti.
Ogni opera viene abbinata a una vendemmia, a ripercorrere non solo la storia, ma una vera e propria evoluzione sociale.